In data 13 aprile 2020 la Regione Veneto ha emanato una nuova Ordinanza, contenente nuove “Misure Urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da virus COVID-19”.

La validità di tale Ordinanza va dal 14 Aprile al 3 Maggio compreso.

Vediamo, per punti, quelle che sono le più rilevanti novità introdotte da tale provvedimento, che è stato definito come un “atto di fiducia nei confronti dei Veneti”.

 

 1. SPOSTAMENTI:

Per quanto attiene il tema degli spostamenti dalla proprietà privata, la nuova Ordinanza ha introdotto una novità: per qualsiasi spostamentovi è l’OBBLIGO di utilizzo di:

  1. Mascherine che coprano bocca e naso
  2. guanti o, in alternativa, gel igienizzante.

Le uscite devono comunque essere INDIVIDUALI, ad esclusione dei casi di accompagnamento di un soggetto diversamente abile o minore di 14 anni.

Rimane ovviamente il divieto di uscita per coloro che hanno una temperatura superiore ai 37,5 gradi.

Sempre per quanto attiene agli spostamenti, la nuova Ordinanza ha chiarito che è ammesso lo spostamento, con ogni mezzo, per il conferimento dei rifiuti agli idonei centri di raccolta differenziata comunali più vicini alla residenza.

 

2. ATTIVITÀ MOTORIA ALL’APERTO:

Una delle novità che, di fatto, ha creato maggiori dubbi interpretativi è quella che riguarda l’attività motoria all’aperto. La nuova Ordinanza prevede infatti che l’attività motoria sia ammessa, ma nei seguenti limiti:

  1. Deve necessariamente essere individuale;
  2. Obbligo di rispetto della “distanza sociale” (che, con la nuova Ordinanza, passa da 1 metro a 2 metri);
  3. Obbligo di utilizzo di mascherina, o ogni altro dispositivo idoneo per la copertura di naso e bocca, nonché guanti o gel o ogni altra soluzione igienizzante;
  4. Deve necessariamente svolgersi “in prossimità della propria abitazione”; l’ordinanza dunque fa venire meno il celebre “limite dei 200metri agli spostamenti”.

Tale previsione ha creato iniziali mormorii perché, i più, si sono domandati cosa sia effettivamente da intendersi per “prossimità”. Ebbene, da una lettura restrittiva di tale previsione, emerge che siano da intendersi ammessi esclusivamente quegli spostamenti nelle vicinanze dell’abitazione, che comunque restano in tale raggio (per capirci, dunque, l’abitazione dovrebbe comunque essere sotto gli occhi dei soggetti).

 

3. FESTIVITÀ:

Per quanto attiene alle giornate festive l’Ordinanza Regionale ha disposto:

  1. La chiusura di tutti gli esercizi commerciali e le vendite di generi alimentari per le domeniche (19 e 26 aprile, 3 maggio) e per le festività (25 aprile e 1 maggio);
  2. Per le giornate del 25 aprile e del 1 maggio è autorizzato il PIC NIC all’aperto ma solo nella propria proprietà privata e limitatamente al nucleo familiare residente. Sono dunque evidentemente vietati i PIC NIC negli spazi condominiali o i raduni con amici e parenti.

 

4. ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMESSE:

  1. È ammessa l’attività di somministrazione alimenti e bevande, ma può essere SVOLTA ESCLUSIVAMENTE A DOMICILIO;
  2. È ammessa l’attività di vendita al dettaglio di vestiti per bambini, cartolerie e librerie in negozi esclusivamente dedicati MA solamente 2 giorni alla settimana e comunque nei giorni non festivi o prefestivi;
  3. È ammessa l’attività bancaria, assicurativa e degli studi professionali. Per quanto attiene ai clienti è però previsto, per il loro ricevimento, la programmazione mediante appuntamenti. Deve, inoltre, essere attuata la ricorrente ed efficace sanificazione dei locali;
  4. È ammessa l’attività di manutenzione delle aree verdi e naturali, private e pubbliche, comprese le aree turistiche;

 

PERMANGONO COMUNQUE LE SEGUENTI LIMITAZIONI:

  1. tutte le attività produttive ammesse, industriali e commerciali, sia al dettaglio che all’ingrosso, devono essere espletate nel rispetto per i dipendenti del protocollo relativo alle misure di contenimento del COVID19 emanato il 14 marzo 2020;
  2. la funzione di vigilanza sul rispetto delle misure di contenimento è esercitata dallo SPISAL o dagli altri organi competenti;
  3. in tutte le attività economiche e sociali è RACCOMANDATO il controllo, da parte dei responsabili dell’attività, della temperatura. Se maggiore di 37,5 è OBBLIGATORIO allontanare la persona.

 

Da una lettura sistematica della nuova Ordinanza è evidente che, seppur le limitazioni siano ancora stringenti, la volontà è quella di approcciarsi ad un’idea di “iniziale ripartenza”.

È chiaro però che, la bontà o meno delle misure adottate, sia in realtà legata al buon senso e alla condotta dei cittadini. Siamo, ancora una volta, chiamati a dimostrare di essere noi il vero “motore” della ripresa.